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Il sistema linfatico

 

Il sistema linfatico è composto da linfonodi e organi come il midollo osseo, milza, timo, etc. La sua funzione comprende l’assorbimento e l’eliminazione di eventuali fluidi in eccesso nonchè aiuta l’assorbimento dei grassi. Un’altra funzione molto importante è che esso è fondamentale per il nostro corpo in quanto ha la capacità di combattere le varie infezioni. Quando questo sistema non funziona correttamente o è danneggiato a causa di lesioni o infezioni, o a causa di interventi chirurgici, si può manifestare un linfedema.

 

Si stima che 120 milioni di persone in tutto il mondo soffrono di questa condizione in varie forme. Inoltre, decine di migliaia sono aggiunti ogni giorno. Il linfedema può verificarsi in una o entrambe le braccia o le gambe e può essere estremamente debilitante. Studi hanno dimostrato che fino ad un 40% dei pazienti a rischio sviluppa un linfedema (Wall Street Journal 20.042.). Si stima che dal 6 al 40% dei pazienti con carcinoma mammario tende a sviluppare un linfedema. Spesso si verifica entro i primi due anni dopo l’intervento chirurgico. In alcuni soggetti sopravvissuti alla malattia, può verificarsi un basso livello di linfedema anche 10-15 anni dopo il trattamento iniziale provocando un grave impatto sulla salute in generale e sulla qualità della vita.

Il fattore tempo sembra avere un ruolo fondamentale nel limitare i danni. Il linfedema si presenta in genere nei primi mesi successivi all’intervento. Se si interviene fin dalla prima sensazione di gonfiore, che di solito interessa la mano, è possibile evitare le conseguenze peggiori. L’analisi dei valori bioelettrici analizzati può aiutare ulteriormente ad anticipare questa fase. Le tecniche del linfodrenaggio manuale o mediante pressoterapia, si sono dimostrate utili nella terapia del linfedema per l’eliminazione dei liquidi in eccesso.

Il terapista specializzato nel trattamento del linfedema svilupperà un programma appropriato di trattamento basato su una completa anamnesi clinica della paziente. In aggiunta, al paziente viene prescritto un programma comprensivo di esercizi fisici volto alla stimolazione della flessibilità e della resistenza muscolare studiato appositamente sulla condizione del paziente in esame.

 

 

 

Il fattore tempo sembra avere un ruolo fondamentale nel limitare i danni. Se si interviene fin dalla prima sensazione di gonfiore, che di solito interessa la mano, è possibile evitare le conseguenze peggiori.
L’analisi dei valori bioelettrici misurati possono aiutare ulteriormente ad anticipare questa fase.
Le tecniche del linfodrenaggio manuale o mediante pressoterapia, si sono dimostrate utili nella terapia del linfedema per l’eliminazione dei liquidi in eccesso.

 

L’analisi BIA e LYMPHA-Dex

 

L’analizzatore può essere di aiuto nella fase di valutazione dell’eventuale eccesso/ristagno di fluidi nell’arto attraverso controlli fissati ad intervalli regolari.

 

 

Generalmente, il protocollo di terapia fisica, denominato fisioterapia decongestiva completa include una tecnica di massaggio (DLM), il bendaggio compressivo dell’arto affetto, una formazione sugli esercizi terapeutici, la respirazione profonda e l’auto-massaggio.

 

Sviluppi dell’analisi BIA-Dex®

 

L’analisi dei valori bioelettrici possono essere di aiuto nella valutazione dell’eventuale presenza di un eccesso di fluidi dell’arto a livello unilaterale
Attraverso l’impiego di specifici dispositivi e software sarà possibile:

– valutare l’eventuale accumulo di fluidi.
– monitorare e analizzare anche piccole variazioni
– analizzare valori bioelettrici e ripetere i test nel tempo
– eseguire velocemente le analisi su entrambi gli arti in pochi minuti.

 

Analisi dell’impedenza bioelettrica


L’analisi dei valori bioelettrici di Resistenza, Reattanza e Angolo di fase, possono essere di aiuto nellla valutazione dell’eventuale presenza e/o sviluppo dell’accumulo di fluidi a livello degli arti superiori o inferiori.

In particolare

– rilevare precocemente accumulo di fluidi, prima che i sintomi siano  evidenti.
– monitorare e misurare anche piccole variazioni di fluido
– ottenere analisi precise è molto importante oltre alla possibilità di ripeterle nel tempo
– eseguire velocemente le analisi su entrambi gli arti in pochi minuti.

 

L’analisi BIA e PHYSIO-Dex

 

BIA-Dex® analizza e visualizza direttamente Resistenza R, Reattanza Xc e Angolo di fase PhA). Questi parametri possono essere di aiuto nella valutazione di particolari distretti muscolari sia a livello cellulare che dei fluidi.

Lesione muscolare diretta:
alterazione muscolare-tendinea che può variare da un edema ad una effettiva lacerazione delle fibre muscolari

Lesione muscolare indiretta:
generalmente classificata I/II/III° grado) causata da sollecitazioni eccessive dovute a particolari movimenti ripetuti  (scatti, balzi, etc) che generano da una condizione di riposo/rilassamento trazioni e rapide contrazioni esplosive tali da favorire l’insorgenza di lesioni in special modo quando l’atleta è in condizioni di stanchezza.

 

      

 

 

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